Il Progetto Europa ha visto la luce al Liceo Avogadro di Roma grazie agli sforzi congiunti di una professoressa di religione e di un gruppo di volenterosi studenti. L’inizio è stata la parte più dura, mesi di studio su tematiche tanto importanti quanto poco congeniali a ragazzi dai 16 ai 19 anni. Poi, con la passione per ciò che facevamo che cresceva di giorno in giorno, quello che poteva sembrare solo un mucchio di parole alla rinfusa si è trasformato in realtà. L’esperienza a Bruxelles, dove dei “semplici” studenti hanno potuto presentare un’istanza scritta di proprio pugno a europarlamentari ed esponenti dell’Unione Europea, ci ha fatto crescere e ha dimostrato una volta di più come il lavoro, se ben fatto, paga sempre.
Il punto centrale del progetto è sempre stato l’ambiente e i vari fenomeni che in questi decenni ne stanno alterando la struttura. Ecco perché quest’anno si è lavorato in funzione della COP 21 di Parigi, con la quale siamo stati in continuo contatto grazie a newsletter e videoconferenze con i partecipanti. Il nostro lavoro non è passato inosservato, dandoci la possibilità di parlare con personalità come la presidente della Camera Laura Boldrini, il Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato. Ora, dopo un anno e mezzo di studio e crescita, è arrivato il momento di diffondere ciò che abbiamo imparato, coinvolgendo altri ragazzi come noi. Per questo è nata Last Generation, una pagina Facebook dove affrontare le tematiche legate ai cambiamenti climatici e confrontarci, per capire cosa possiamo fare per rendere la Terra un posto migliore.
Noi ci sentiamo dei privilegiati, perché abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con esperti nel campo e partecipare a eventi unici nel loro genere. Questo ci fa sentire in dovere di sensibilizzare i giovani, che forse troppo poco sanno su certi argomenti, poco aiutati da una società in cui i media non sempre gli concedono lo spazio che si meriterebbero.
I ragazzi di Last Generation