MOVIMENTO EUROPEO

Il primo anno del nostro progetto abbiamo lavorato riunendoci nella sede del CIME con il quale abbiamo condiviso la prospettiva federalista, tema portante del nostro lavoro. Ecco qualche notizia su questo ente.

Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME), fondato una prima volta nel 1948 e poi nuovamente nel 1956 come Sezione italiana del Mouvement Européen, è espressione di tutte le forze democratiche – partiti, sindacati e associazioni – impegnate nel nostro Paese per il conseguimento dell’unità europea, intesa secondo il messaggio di Ventotene che
ispirò la resistenza e quale federazione fra tutti gli Stati Europei a regime democratico che possano e vogliano aderirvi in piena parità di diritti e di doveri.

Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo si propone di diffondere in più vasti strati dell’opinione pubblica italiana e in primo luogo tra le giovani generazioni la persuasione che la creazione di una federazione europea, rispettosa delle autonomie nazionali, regionali e locali, sia indispensabile alla prosperità e alla reale indipendenza dei popoli europei e che lo sviluppo di nuovi strumenti di controllo democratico a livello europeo costituisca una garanzia insostituibile per il consolidamento delle nostre libere istituzioni.

Pur non essendo il CIME un centro studi nel senso più classico del termine esso assolve oggi, data la sua natura composita, in modo particolarmente adeguato alla funzione di stimolo, di raccolta e di sintesi del dibattito che nella società italiana è legato alle varie problematiche inerenti il processo di integrazione europea.

Un legame particolarmente stretto il CIME lo mantiene anche con varie realtà accademiche italiane che molto spesso vengono utilizzate quale sede e partner privilegiati per l’organizzazione e lo svolgimento d’iniziative formative. La scuola e l’università sono i luoghi prioritari dove si trova interesse e partecipazione.

Vari progetti del CIME vedono anche la compartecipazione ed il sostegno di enti locali e delle istituzioni dell’Unione.